
#INSIEME PER IL TERRITORIO – CHIARA CESARINI, RESPONSABILE SVILUPPO MARCHE
1. Ciao Chiara, ci vuoi raccontare brevemente il tuo ruolo e da quando sei in Ali?
Si dice che “quando ci si diverte il tempo vola” e devo dire che 20 anni in Ali mi sono davvero volati. Sono entrata come stagista con il sogno nel cassetto di lavorare nell’ambito Ricerca e Selezione e da circa 10 anni sono Responsabile di Sviluppo. Così com’è cambiato il mondo del lavoro, è cambiata la nostra azienda e di conseguenza anche il mio ruolo in questi anni.
Oggi essere Responsabile Sviluppo vuol dire: essere “responsabile” dello “sviluppo” delle risorse interne, delle opportunità commerciali e della diversificazione dei servizi che Magister Group mette a disposizione delle Aziende Clienti. Credo quindi nella centralità del nostro ruolo in quanto lo “sviluppo” implica un cambiamento che porta delle opportunità di crescita sempre nuove e stimolanti.
2. Il territorio: ogni regione ha peculiarità ed esigenze differenti. Qual è l’approccio di Ali sul territorio? Cosa sta succedendo oggi?
La Regione Marche è per lo più composta da aziende di media dimensione. L’imprenditore vive la sua azienda come fosse casa sua ed i dipendenti la sua famiglia: ed è questa la forza del nostro tessuto imprenditoriale! Ora siamo in una situazione differente rispetto alla prima ondata della pandemia. A marzo sembrava aver colpito prevalentemente la provincia di Pesaro-Urbino e quindi il resto della regione, appena terminato il lockdown, era ripartito veloce e con l’obiettivo di recuperare quanto perso. Le aziende del pesarese avevano usufruito di molta cassa integrazione e la ripartenza è stata più timida e lenta, ma evidente. Allo stato attuale la Regione invece ha una situazione piuttosto omogenea: timore di ulteriori chiusure, incertezza, contrazione degli ordini, ma al tempo stesso c’è un forte desiderio di reazione, di non fermarsi! Trasversalmente in tutte le province si riscontra difficoltà di pianificare come conseguenza della mancanza di visibilità ed impotenza rispetto l’andamento della pandemia.
Noi di Ali manteniamo sempre un approccio di sano realismo con una forte accezione ottimistica.
Ovvero riteniamo che noi per primi non possiamo e dobbiamo fermarci. Siamo stati vicini alle aziende sempre: durante il primo lockdown, durante i mesi di cassa integrazione e soprattutto durante i periodi di chiusura totale. Abbiamo proposto webinar, abbiamo continuato a condividere con loro quanto più possibile.
Il rapporto con molti nostri clienti si è rafforzato ancora di più, penso che il “distanziamento” richiesto dalla situazione contingente è davvero solo fisico.
3. Quali sono le strategie e il modus operandi che Ali sta applicando sul territorio?
La situazione contingente pone ancora di più la centralità sul concetto di flessibilità e supporto con approccio consulenziale e sartoriale.
Ed è proprio a queste esigenze che noi di Ali stiamo cercando di dare risposta ai clienti: siamo sempre al loro fianco ascoltando le loro priorità, le loro esigenze, nel dare risposte, nel condividere tutti gli aggiornamenti normativi e soprattutto nel tentare di anticipare i problemi con un approccio propositivo. In questo momento il pensiero e la nostra attenzione va soprattutto ai lavoratori che hanno necessità di vicinanza, che vanno ascoltati e che hanno bisogno di consigli preziosi.
Oggi più che mai la nostra “mission” è essere al fianco di aziende e lavoratori aiutandoli a superare nel migliore dei modi questo periodo di turbolenza.