#STORIEIDEALI AZZURRA BONASERA, REGIONAL MANAGER ALI PROFESSIONAL

1. Ciao Azzurra, da quanto tempo lavori in Ali? Raccontaci il tuo percorso in azienda.

Tutto è iniziato a fine 2008, quando entrai in stage presso la filiale di Lucca. Sono stata accolta in modo eccellente, le mie colleghe hanno subito apprezzato la mia forte attitudine alla selezione e all’accoglienza, così da affidarmi attività legate al front office e alla selezione.
Gli anni 2008 e 2009 sono stati anni importanti per la filiale di Lucca; il settore cartario e metalmeccanico cartario stava esplodendo e la nostra filiale era un crocevia di aziende e candidati.
Ciò mi ha dato la possibilità di colloquiare una quantità infinita di figure professionali, dall’operaio al CFO e questo dinamismo mi entusiasmava fortemente.
Tutto procedeva molto bene dal punto di vista lavorativo e personale; nel 2009, infatti, rimasi incinta ed ero felicissima, ma allo stesso tempo preoccupata, perché in quel periodo avevo un contratto a termine. Una preoccupazione, fortunatamente, immotivata visto che rientrai dalla maternità a giugno 2010 tornando a ricoprire il mio ruolo senza alcun problema.
Da lì capii che quello che amavo fare era ricerca e selezione, colloquiare persone con una certa struttura e cercare di collegarle alle aziende.
A fine 2015 / inizio 2016, ricevetti una proposta che non potevo rifiutare, ovvero di passare nella divisione Professional (selezione per middle-top management), dove avrei potuto unire l’attività commerciale a quella di scouting e, così, nel maggio 2016 ho iniziato la mia nuova ed entusiasmante avventura in Ali Professional.

2. Com’è nata l’opportunità di diventare parte del team di Ali Professional?

Diciamo che è stato tutto un “divenire”.
Inizialmente la mia attività era principalmente legata al front office, poi passando gli anni, ho avuto modo di ritagliarmi il mio ruolo legato alla ricerca e selezione. Solitamente le aziende clienti ci contattavano e, se necessitavano di figure di medio livello e di genere impiegatizio, venivano dirottate sulla mia figura o su quella della mia collega Responsabile di Filiale.
Avevo la possibilità di interagire con il cliente, di capire in modo diretto cosa stava cercando e potevo avere la possibilità di chiudere commercialmente la trattativa con il cliente e il candidato.
Gli anni 2013, 2014 e 2015 sono stati anni record per la ricerca e selezione; successi importanti con aziende multinazionali e ben strutturate site nella provincia di Lucca.
A fronte di tali risultati, mi è stata proposta la possibilità di passare nel Team Professional, dove potevo confrontarmi ancora di più con i clienti, sviluppare prospect, incontrare e selezionare figure del middle e top management a livello Toscano.
Inizialmente ho avuto qualche difficoltà perché dovevo imparare a lavorare in autonomia, dovevo studiare ogni provincia per capire il settore merceologico, studiare nuove jobs e confrontarmi con aziende e referenti con spessore differente.
Poi le difficoltà iniziali sono diventate punti di forza; avevo e ho l’entusiasmo di studiare, di scoprire e di capire. La mia curiosità mi ha permesso di riuscire discretamente anche in questo nuovo ruolo.

3. La tua precedente esperienza in filiale che valore aggiunto sta portando al tuo lavoro?

Un valore enorme! Sono cresciuta in questa azienda; sono partita da uno stage e arrivata a un ruolo di Regional Manager.
Tutto questo è stato possibile attraverso uno scambio continuo con la Direzione di Ali che ha creduto in me e viceversa.
Non sono mai stata sola, mi è stata sempre passata l’idea di gruppo, di collaborazione, di scambio e questo lo vedo come un grande valore aggiunto.
L’aver lavorato per tanti anni in filiale mi ha permesso di apprezzare moltissimo il mio attuale lavoro, mi ha permesso anche di avere una sensibilità particolare nei confronti dei colleghi e di avere una panoramica globale sul mondo del lavoro e sulle APL.

4. Quanto è importante per te l’interazione tra a Divisione Professional e le filiali del territorio?

A mio avviso è fondamentale! Sono sempre stata dell’idea che “l’unione fa la forza”.
Da soli difficilmente arriviamo all’obiettivo; se siamo in un gruppo, in sinergia e con scambio di informazioni, c’è la possibilità di arrivare prima e con qualità all’obiettivo prefissato.
Ho un ottimo rapporto con le filiali Toscane; ci coinvolgiamo in modo reciproco durante le visite commerciali, condividiamo sempre le jobs descriptions, facciamo riunioni in cui mettiamo in evidenza casi di successo oppure di difficoltà.

5. Quali obiettivi ti poni per il futuro?

Il mio obiettivo è quello di una continua crescita sia in termini personali che di gruppo Ali Professional.
In Ali Professional Toscana abbiamo inserito, da circa un anno e mezzo, la collega Francesca Bonfanti (dedicata principalmente alla ricerca e selezione per figure fashion/luxury). Con il suo arrivo Ali Professional Toscana ha proprio preso la forma di “Gruppo/Squadra” e questo deve e può crescere sia in termini di fatturato che di numero di persone al suo interno.
Amo molto il mio lavoro, il contatto con le persone, la relazione, la ricerca e selezione, il chiudere commercialmente una trattativa, il raggiungere gli obiettivi condivisi e spero vivamente di trasmettere tutti questi valori al mio attuale gruppo di lavoro e magari anche a quelli futuri.

 

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