#STORIE IDEALI – ANDREA CANTINI, BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER, LABOR-B

 

1. Ciao Andrea, raccontaci come sei entrato in Ali e il tuo percorso in azienda.

Sono entrato in Ali a febbraio 2008 ma avevo conosciuto già nel 2007 il dott. Lombardi, fondatore di Magister Group, Filippo Pancani, direttore di Rete di Ali, e altre figure manageriali, poi dopo qualche mese è maturata la decisione di entrare a far parte di Ali.
Insieme a me sono arrivate nello stesso periodo anche Melissa Terrosi e Barbara Cantini, già mie colleghe nella precedente esperienza.
Tra il 2008 e il 2013 le filiali aperte sono state tante, abbiamo presidiato zone strategiche da un punto di vista commerciale, come ad esempio Santa Croce sull’Arno, Pontedera, Empoli e Livorno.
Con il trasferimento di Emanuele Bardazzi in Lombardia, il mio ruolo ha visto un’evoluzione: nel 2008 sono entrato come Responsabile di filiale con un tempo determinato di 6 mesi, poi sono stato da subito confermato diventando nel tempo Responsabile di Sviluppo e poi responsabile di tutta la regione Toscana fino al 2017, gestendo più di 16 filiali.

2. Com’è nata l’opportunità di diventare Business Development Manager in Labor-B e, come hai vissuto questo cambiamento?

Il passaggio a Labor-b parte dal 2015, anno in cui avevo presentato al Comitato Direzionale di Magister Group un progetto di sviluppo di una società di consulenza HR.
Il progetto è rimasto “chiuso nel cassetto” fino al 2017 anno in cui Simona Lombardi ha deciso di rimetterlo in pista, pensando a me per il suo sviluppo. Mi hanno proposto di fare questo passaggio, che ho reputato giusto: creare nuovi manager e far crescere le proprie persone è lo spirito di un’azienda che vuole crescere ma anche far crescere.
Ho visto e vissuto questo cambiamento come una grande opportunità di arricchimento delle mie competenze: è stato come imparare un lavoro diverso perché la consulenza, in un certo senso, è un po’ diversa rispetto alla vendita di un servizio.
Già in Ali avevo cominciato a testare la vendita dei servizi di consulenza e ho sempre pensato che potesse essere un’ottima opportunità di crescita per l’azienda e anche per me. Vorrei sottolineare che un ruolo fondamentale nel mio percorso di crescita è stato svolto dai colleghi dell’area toscana: grazie alla loro disponibilità e al loro impegno abbiamo raggiunto grandi traguardi e ho avuto questa opportunità.

3. Da Ali a Labor-b: quanto l’esperienza in Ali sta portando valore aggiunto al tuo ruolo in Labor-b?

Da Ali ho portato con me in Labor-B tutto il mio background commerciale nonchè il processo di vendita consulenziale già presente nella compagine Ali: l’idea di un ascolto attivo dei need del cliente, elaborare e comprenderne i bisogni e progettare insieme la soluzione migliore sono i punti saldi che Ali mi ha trasmesso.
Sicuramente il grande valore aggiunto è stato quello di portare all’interno di Labor-b un’idea di “sviluppo”: come crescere e come strutturarsi per crescere.

4. Il 2021 è un anno di rinascita e speranza: quali obiettivi prevedi per Labor-b?

Il 2020 per Labor-b è stato un anno proficuo e positivo: le criticità della situazione contingente hanno portato le aziende a rivedere alcuni aspetti a cui, fino a poco tempo prima, non dedicavano la giusta attenzione e ha riportato l’HR al centro delle scelte strategiche.
In particolare, hanno cominciato a valutare e misurare i loro partner di consulenza: hanno misurato realmente chi è stato di supporto durante la crisi sanitaria, chi ha avuto un approccio ordinario e chi invece ha saputo andare oltre ed essere proattivo, come ha fatto Labor-b.
Le aziende hanno cominciato a riflettere su chi fossero i partner idonei rispetto ai loro progetti strategici, e questo ha aperto numerose opportunità a Labor-b.
Credo che il 2021 sarà la stessa cosa: per le aziende clienti sarà necessario avere partner proattivi, al passo con le novità normative e con gli strumenti a supporto.
Non basterà un rapporto consulenziale ordinario ma un rapporto che porti valore aggiunto per rendere maggiormente competitiva e in grado di superare questa tempesta.
Personalmente il mio obiettivo è portare Labor-b ad essere un player primario in ambito consulenza HR sia per la qualità dei servizi erogati che in termini di fatturato. Abbiamo costruito una squadra forte e coesa in cui continueremo ad inserire persone di grande valore, quindi sono certo che riusciremo senza mai tradire il nostro mandato verso i nostri clienti perchè “Supportare la crescita di chi ci sceglie” è la nostra missione. Inoltre, vorrei che Labor-b sia sempre di più uno dei soggetti trainanti per lo sviluppo del progetto Magister Group perché sono certo che: uniti si vince!

 

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