
Soft skill: cosa sono e quali inserire nel curriculum
Non più solo abilità e competenze tecniche: le soft skill sono oggi un tassello fondamentale per trovare lavoro. Basta analizzare alcuni annunci di lavoro online in cui sono presenti liste di requisiti e competenze e in cui vengono richieste, ad esempio, capacità di problem solving, intraprendenza e creatività, autonomia e molto altro.
Ma cosa sono le soft skill e come vanno inserite nel curriculum? In questo articolo, offriamo chiarimenti e alcuni piccoli ma interessanti spunti per una candidatura efficace.
Soft skills e hard skill: cosa sono e differenze
Gli HR manager si ritrovano a dover smistare un’enorme quantità di candidature, analizzandole e scegliendo i CV in cui sono presenti la maggior parte dei requisiti richiesti dall’azienda. È chiaro, dunque, che si debba attirare l’attenzione dei recruiter e che il curriculum debba essere il più dettagliato possibile.
Uno dei maggiori errori commessi dai candidati è quello di non inserire nel proprio CV le proprie soft skill, cioè quelle “competenze trasversali” che vanno a completare il profilo del candidato.
A differenza delle capacità tecniche (hard skill), le soft skill sono tutte quelle abilità personali e sociali che influenzano la propria capacità di relazionarsi con gli altri, nonché di adattarsi all’ambiente lavorativo.
Se è vero che per svolgere al meglio il proprio lavoro bisogna dimostrare di avere un bagaglio di hard skill, lo è anche che le abilità della sfera personale e relazionale sono la base per una maggiore e migliore produttività.
Quali sono le soft skills da inserire nel CV
Oggi le aziende sanno che per migliorare la produttività non è necessario solo assumere personale che sappia assolvere alle proprie mansioni. È altrettanto importante che i lavoratori sappiano costruire relazioni positive con i colleghi, collaborare in modo efficace, gestire conflitti, risolvere problemi complessi e adattarsi alle sfide mutevoli dell’ambiente lavorativo.
Esiste una vasta gamma di soft skill da inserire nel proprio CV (e da sviluppare nel caso non si possiedano ancora). Vediamo quali sono le più rilevanti.
Comunicazione efficace
La capacità di comunicare le proprie idee in modo chiaro ed efficace e di parlare in pubblico, adattando lo stile comunicativo in base alle persone che si hanno davanti, sono abilità sempre più richieste nel mondo del lavoro odierno.
Capacità di lavorare in team
Saper condividere le proprie idee con i colleghi, coordinarsi con loro, cercare confronto e lavorare per il raggiungimento di un obiettivo comune è un aspetto molto importante dal punto di vista di un datore di lavoro, perché permette alle aziende di mantenere alti gli standard di produttività ed efficienza.
Leadership
È la capacità di guidare un gruppo o un team, di prendere decisioni e di delegare il proprio operato nel modo più opportuno. Si tratta di un’abilità fondamentale, soprattutto quando si invia una candidatura per una posizione dirigenziale.
Gestione dello stress
Durante la carriera è normale confrontarsi con alti e bassi, con scadenze impellenti e con progetti complessi, ma ciò che fa davvero la differenza è il modo in cui si è in grado di affrontare, gestire e risolvere situazioni di criticità o forte stress.
Flessibilità
La capacità di adattarsi ai cambiamenti e al contesto lavorativo è fondamentale per gestire la propria vita professionale al meglio e integrarsi all’interno della nuova azienda.
Organizzazione e autonomia
Fondamentale nel contesto del lavoro in remoto, ma non solo, la capacità di saper organizzare il proprio lavoro, rispettare le scadenze e riconoscere le priorità è una delle soft skill più ricercate dalle aziende.
Problem solving
Si tratta dell’abilità di identificare e affrontare i problemi in modo sistematico, di sviluppare soluzioni creative e di implementarle con successo.
Come e dove inserire le soft skill nel curriculum vitae
Come abbiamo visto, inserire le soft skill nel CV è utile sia per l’HR durante il colloquio, sia per il candidato stesso. È consigliabile dedicarvi una sezione apposita, alla fine del curriculum, selezionando quelle maggiormente inerenti alla posizione per la quale ci si sta candidando. Meglio non limitarsi a scrivere “buone capacità di lavorare in team” o “abilità di problem solving”. Piuttosto, conviene spendere qualche riga in cui si spiega perché si pensa che questa abilità possa essere utile per il lavoro per il quale ci si è candidati e le esperienze che hanno permesso di acquisire tale capacità.
Inoltre, è possibile ampliare il discorso anche nella lettera di presentazione, altro strumento fondamentale per farsi notare dai recruiter.
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