
Lettera d’impegno all’assunzione: cos’è e come scriverla
Quando il processo di selezione del personale si conclude, il datore di lavoro potrebbe scegliere di sottoscrivere una lettera di impegno all’assunzione.
Il processo di selezione di nuove figure da inserire in azienda è lungo e non privo di insidie. Ed è per questo motivo che la lettera d’impegno rappresenta una garanzia affinché il lavoratore non rifiuti l’offerta prima della formalizzazione dell’assunzione.
Vi sono alcuni aspetti da considerare, a partire da ciò che questo documento deve contenere, fino alle conseguenze in caso di inadempimento da parte di una delle parti in causa.
Cos’è una lettera di impegno all’assunzione
La lettera di impegno all’assunzione può essere considerata come un vero e proprio pre-contratto. In questo documento, infatti, vengono stabilite tutta una serie di condizioni che interesseranno il rapporto di lavoro futuro, prima della firma del contratto vero e proprio.
La lettera d’impegno, infatti, non è molto diversa dal contratto di lavoro, ma può essere utile in alcuni casi, per esempio:
- quando il datore di lavoro ha appena concluso l’iter di selezione: se l’azienda ha trovato il candidato ideale, potrebbe reputare necessaria la sottoscrizione della lettera d’impegno per ottenere maggiori garanzie che quest’ultimo non rifiuti il lavoro ed evitare, così, di riavviare l’iter di ricerca e selezione, con tutti i costi che ne derivano;
- quando il lavoratore intende cambiare lavoro: con una lettera d’impegno all’assunzione, il lavoratore può con più serenità dare le dimissioni ed effettuare il passaggio dal vecchio al nuovo lavoro senza intoppi.
In sostanza, la lettera d’impegno all’assunzione funge da garanzia tanto al datore di lavoro quanto al lavoratore. Il primo non dovrà temere di perdere la risorsa a lungo cercata, mentre il secondo potrà contare su una garanzia in più prima della firma dell’effettivo contratto di lavoro.
La lettera di impegno all’assunzione è vincolante
La lettera di impegno all’assunzione è una scrittura privata. Non implica, dunque, adempimenti amministrativi. Proprio come il contratto di lavoro, però, è un documento vincolante. Ciò significa che, se sottoscritta da entrambe le parti, obbliga sia datore di lavoro sia lavoratore a rispettare le condizioni in essa contenute.
Ci sono casi in cui a firmare la lettera d’impegno è il solo datore di lavoro – in quel caso, dunque, il lavoratore potrà accettare o meno le condizioni proposte – e casi in cui, invece, sono sia datore di lavoro sia lavoratore a sottoscriverla e, dunque, a dover rispettare quanto stabilito.
Pur essendo vincolante per il datore di lavoro, o per quest’ultimo e il lavoratore, la lettera d’impegno all’assunzione non prevede particolari limiti. Può essere utilizzata per assumere figure dirigenziali o apprendisti, per contratti a tempo determinato o indeterminato.
Come redigere una lettera d’impegno all’assunzione
La lettera d’impegno decade solo nel momento in cui le parti firmano il contratto di lavoro. Rimane, però, fondamentale garantire una certa continuità tra l’accordo preliminare e ciò che verrà stabilito nel contratto di lavoro. Per questo motivo, è bene riflettere ampiamente sulle informazioni da inserire in questo importante documento.
In linea generale, le informazioni che una lettera d’impegno all’assunzione deve contenere includono:
- i dati dell’azienda e del lavoratore;
- la data dell’inizio del rapporto di lavoro e, nel caso di contratto a tempo determinato, anche la data di fine rapporto;
- la durata del periodo di prova, quando previsto;
- la sede del luogo di lavoro;
- il numero di ore di lavoro alla settimana;
- la retribuzione;
- eventuali benefit o bonus;
- il trattamento delle ferie e dei permessi;
- il consenso al trattamento dei dati personali;
- eventuali clausole aggiuntive come il patto di non concorrenza o la clausola di inadempienza.
Lettera di impegno all’assunzione non rispettata: le conseguenze
Come già accennato, la lettera d’impegno può essere firmata dal solo datore di lavoro o da entrambe le parti.
Nel primo caso, a essere vincolato è esclusivamente il datore di lavoro. Per questa ragione, in caso di inadempimento, il lavoratore può rivolgersi a un giudice e chiedere o l’adempimento di quanto stabilito nella lettera d’impegno o la risoluzione della stessa.
Qualora, invece, la lettera fosse firmata da entrambe le parti, se il lavoratore dovesse optare per un annullamento della lettera di impegno all’assunzione, questi dovrà porre attenzione all’eventuale presenza di una clausola penale nella lettera stessa. Se questa è presente, infatti, il lavoratore è tenuto a pagare il risarcimento all’azienda. Se, invece, la lettera d’impegno non prevede tale clausola, l’azienda può comunque agire in via giudiziaria, ma deve anche essere in grado di quantificare il danno subito.
La lettera d’impegno all’assunzione può, quindi, offrire maggiori garanzie anche al datore di lavoro, ma non è detto che si riveli una via priva di ostacoli.
Il consiglio rimane affidarsi a chi, come Ali, affianca le aziende nella ricerca e selezione di profili in linea con le esigenze aziendali.
Con oltre 50 filiali sparse su tutto il territorio, Ali offre un’ampia gamma di servizi per le imprese in cerca di profili qualificati e altamente interessati alle posizioni aperte dall’azienda, confermandosi un punto di congiunzione tra chi cerca e chi offre lavoro.